L’Angelana presenta Sandreani: “Insieme per costruire un futuro importante”

Piombi al “Migaghelli” e scopri un vero e proprio cantiere, con tanti volontari pronti nell’allestimento dei padiglioni in vista della Festa del Ponte Rosso, al via da venerdì 12 luglio (e fino al 21 luglio) proprio all’interno della struttura angelana. Ma un piccolo cantiere è anche la costruzione della nuova Angelana, quella che tra qualche settimana vedrà la luce (il raduno è fissato per lunedì 29 luglio) e che il direttore generale Simone Tarpanelli ha affidato alle mani di Alessandro Sandreani. Il primo giorno del neo tecnico giallorosso è stato quello dei convenevoli: tante strette di mano, tanti attestati di stima, la voglia reciproca di prendersi una bella rivincita sul recente passato e di guardare a nuovi orizzonti, con un progetto a lungo termine che richiederà tanta lungimiranza e un briciolo (forse più) di pazienza. “Se abbiamo scelto Sandreani è perché abbiamo le idee chiare su ciò che vogliamo fare”, taglia corto Tarpanelli in apertura di presentazione. Poche parole, ma che vanno dritte al nocciolo della questione.

GUARDARE AVANTI “Da qualche anno stiamo vivendo una situazione un po’ anomala – ha aggiunto il direttore generale – che ci vede soffrire in maniera un po’ eccessiva con la prima squadra, a differenza di quanto di buono stiamo raccogliendo con le formazioni giovanili. Da qui è nata l’esigenza di cambiare obiettivi e di provare a programmare qualcosa di diverso. La presenza di Sandreani è una garanzia al riguardo: un tecnico giovane ma già sufficientemente esperto, abituato a lavorare con i giovani e perfettamente allineato con il pensiero della dirigenza. A Santa Maria si fa calcio con le poche risorse di cui si dispone: sappiamo ogni anno qual è il budget, sappiamo quali sono le persone su cui possiamo contare e sappiamo bene quali sono i nostri limiti. Non promettiamo di vincere il campionato, ma di costruire qualcosa di veramente importante e duraturo nel tempo. La Serie D oggi appare alla stregua di un sogno, ma magari tra qualche anno tornerà ad essere un obiettivo concreto e alla portata della tasche della società. Ora c’è bisogno di ricreare entusiasmo ed attenzione, ma soprattutto di rendere tangibile il grande lavoro che si sta facendo a partire dal vivaio, che ci ha regalato un’annata indimenticabile fatta di 4 campionati vinti su 5 formazioni del settore agonistico che hanno preso parte ai tornei regionali e provinciali. Il nuovo corso tecnico saprà esaltare le nostre qualità e saprà soprattutto valorizzare le nostre risorse”. Sulla scelta di Sandreani, Tarpanelli spiega che “è bastato un incontro per trovarci d’accordo su tutta la linea. Ha fatto una scelta coraggiosa decidendo di scendere di due categorie, ma l’ha fatto non tanto per vincere subito, quanto per rendersi utile alla causa e programmare assieme un qualcosa di veramente importante”.

SFIDA ACCETTATA “Decidere di fare due passi indietro non è stato facile, ma così facendo posso prendere la rincorsa per farne di più tra 4-5 anni”: eccolo il Sandreani pensiero, quello che emerge una volta di più da una persona che ha fatto dell’umiltà e della dedizione le sue armi migliori sia da calciatore che nei primi anni da allenatore. “Arrivo in una società seria, con una struttura di livello eccelso e con una mentalità che mi pare appropriata alla categoria e pure al mio modo di vedere il calcio. Abbiamo entrambi voglia di rivalsa dopo una stagione difficile: è stata dura per me superare lo shock dell’esonero e della fine del mio rapporto professionale con il Gubbio, durato 17 anni. Ma qui a Santa Maria mi sono subito trovato bene e sono convinto che ci siano i presupposti per fare ottime cose. Cosa vorrò dalla squadra? La voglia di lottare sempre, di non arrendersi e soprattutto di non accontentarsi mai. Per questo mi piace l’idea di lavorare con tanti giovani: ognuno di loro non deve sentirsi arrivato, ma deve sfruttare questo palcoscenico per crescere e fare strada. Da parte mia prometto il massimo dell’impegno possibile, e spero che così facendo si possano riavvicinare quante più persone all’Angelana. Come giocheremo? Di base mi piace il 4-3-3, ma sono i giocatori a determinare la soluzione migliore. E di certo non ci adegueremo in base agli avversari, ma avremo sempre una nostra identità”. Al fianco di Sandreani ci sarà il fidato Enea Corsi, preparatore atletico nonché collaboratore: “Ringrazio Alessandro per questa ennesima dimostrazione di fiducia che mi ha rivolto decidendo di seguirlo in questa nuova avventura – le sue prime parole –. Arriviamo in una piazza importante, ma con una struttura che non ha nulla da invidiare alle categorie professionistiche e questo è ciò che più conta. Lavoreremo con dedizione per cercare di raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti e siamo convinti di avere i mezzi per poter agire nel miglior modo possibile, auspicando che il campo ci dia ragione”.

AREA TECNICA La presentazione del nuovo staff tecnico, che vede anche la conferma di Massimiliano Aristei nel ruolo di preparatore dei portieri, è stata anche l’occasione per rendere ufficiale l’ingaggio di Loris Gervasi nel ruolo di direttore sportivo. “La chiamata dell’Angelana è stata bella e inattesa – spiega l’ex team manager del Perugia – ma mi ha permesso di rimettermi subito in moto in un contesto che sento familiare. C’è grande responsabilità perché c’è voglia di fare le cose nel modo giusto. La filosofia della società è improntata a un progetto nel quale i giovani sono al centro, sia quelli che abbiamo preso da squadre professionistiche, sia quelli che fanno già parte del settore giovanile. Partiamo a fari spenti ma con la voglia di stupire. Cosa arriverà ancora dal mercato? Abbiamo appena fatto con Riccardo Ceccarelli (ex Pontevecchio), a breve annunceremo un centrocampista centrale di qualità, dopodiché fino al raduno non credo succederà altro. Abbiamo tanti buoni ragazzi e li dovremo valutare con calma. Poi abbiamo già in programma un colpo per l’anno nuovo che risponde al nome di Matteo De Santis, che mercoledì prossimo andrà sotto i ferri e che contiamo di ritrovare dopo la sosta natalizia”. Un pensiero condiviso anche da Lorys Gambacorta, una sorta di trade d’union tra l’Angelana degli anni passati e quella che verrà: “Sono felice di essere ancora in questa grande famiglia. So quanto abbiamo sofferto negli ultimi anni, ma so anche quelle che sono le potenzialità del nuovo corso giallorosso. Ho appoggiato in pieno sia la scelta di Gervasi come diesse, sia quella di Sandreani come allenatore e le ritengo strategiche per le fortune future della società. Da parte mia metterò sempre tutto l’impegno possibile per aiutare il club a progredire a competere con le migliori squadre della regione”.

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