Under 15 A1: a pancia piena con la Don Bosco arriva un ko che non fa male

DON BOSCO – ANGELANA 5-3

DON BOSCO: Moschini, Cecchetti (1′ st Sorella), Paluzzi, Boffa, Dionigi (30′ st Coletti), Mastrodicasa, Scarlino (21′ st Milano), Fiore, Rovito (21′ st Sessa), Dolcini (15′ st Demarchis), Nsyme (30′ st Agilella). A disp.: Pedone, Fruganti, Deangelis. All.: Schippa.

ANGELANA: Darena, Notte (6’ st Testa), Sallaku Dan., Tombesi (6’ st Fermi), Alonso, Sallaku Dav. (15’ st Ragusa), Barbacci (20’ st Guzzi), Verushi (18’ st Piselli), Fagotti, Sforna (13’ st Lo Gelfo), Narretti (13’ st Fortebracci). A disp.: Buini. All.: Anelli.

ARBITRO: Costanzo di Perugia.

MARCATORI: 14’ pt e 24’ st Nsyme (DB), 17’ pt e 20’ st Rovito (DB), 20’ pt Narretti (A), 29’ pt Scarlino (DB), 35’ pt Fagotti (A), 32’ st Fortebracci (A).

PERUGIA – Sentirsi appagati a certe latitudini non potrà mai essere una colpa. E dopotutto con la Don Bosco l’Angelana aveva già giocato due volte in stagione, vincendo in ambedue le circostanze. La sconfitta nell’ultima gara prima della sosta pasquale, nonché nella prima gara con lo scudetto regionale già in bella mostra sul petto, alla fine conta relativamente poco. Perché mentre i locali devono ancora ambire a salvarsi, e dunque non possono concedersi il benché minimo errore, per Anelli questo è il tempo degli esperimenti, con tanto turnover e interpreti spesso spostati in ruoli a loro meno congeniali, perché di un percorso di crescita fanno parte anche situazioni in cui c’è bisogno di alzare il grado di difficoltà. Il 5-3 finale, però, è anche e soprattutto figlio di qualche disattenzione di troppo dell’undici giallorosso. Schierato si in una vesta un po’ sperimentale, ma soprattutto svagato in avvio quando consegna a Nsyme un comodo pallone da spingere in rete dopo aver lasciato completamente scoperto il fronte destro di difesa. Il 2-0 pressappoco è sempre farina del sacco angelano, anche se probabilmente l’azione è viziata da un fallo che in un modo nell’altro ha finito per sorprendere la retroguardia ospite. La reazione arriva comunque immediata grazie a Narretti, che converge da destra e di giustezza infila il palo più lontano. Il 3-1 di Scarlino suona sinistro e riconsegna alla Don Bosco l’abbrivio, ma allo scadere della prima frazione è caparbia la giocata di Fagotti che raccoglie una punizione calciata sulla barriera per ribadire in rete di prepotenza il gol che tiene aperto qualsiasi discorso. A quel punto la ripresa diventa una sorta di caccia al 3-3: l’Angelana ha almeno 4 palle gol nel primo quarto d’ora per impattare la sfida, ma la più clamorosa se la divora Danilo Sallaku che da due passi colpisce malissimo la sfera, svirgolando sul più bello. Errori che costano cari perché con un paio di ripartenze ben gestite la Don Bosco scappa sul 5-2 obbligando la capolista a uno sforzo troppo impervio, per quanto Fortebracci con una gran sventola dal fronte sinistro provi a riaccendere la miccia a una manciata di minuti dalla conclusione. Ma il risultato resterà tale fino al triplice fischio, con i locali che fanno festa e i freschi vincitori che comunque sanno di aver dato tutto quello che avevano in corpo. Una sconfitta “dolce”, di quelle che davvero non fanno male.

POST PARTITA La prende con filosofia Pierpaolo Anelli, consapevole che chiedere di più ai suoi ragazzi era difficile: “La Don Bosco aveva motivazioni a mille, noi sinceramente ci siamo presentati in una veste molto sperimentali e con la pancia piena. Diciamo però che, se si toglie qualche errore di troppo commesso in occasione delle reti avversarie, la squadra non ha fatto poi tanto male. C’è mancato il gol in avvio di ripresa, e se avessimo trovato il pari le cose avrebbero potuto prendere tutta un’altra piega. Ora concentriamoci sulle restanti gare, nelle quali continueremo a fare turnover e a gestire tutti i cambi, così come ho fatto in questa occasione. Mi spiace solo per Buini che s’era dimenticato il documento a casa, altrimenti ne avrei cambiati 8…”.

TOP PLAYER Ha dimostrato di meritare fiducia e attenzione Fosco Tombesi, accreditato di una maglia da titolare in questo percorso di fine stagione dal quale conta di uscire con una corsia preferenziale in vista della prossima annata. In un contesto per nulla semplice ha dimostrato di avere qualità e personalità da vendere.

PROSSIMO IMPEGNO La Ducato, come la Don Bosco, è in lotta per evitare la retrocessione in A2 e per questo rappresenterà un ostacolo bello tosto per la compagine di Anelli, che sfrutterà l’occasione per testare ulteriormente qualche ragazzo, ben sapendo però che la gara in programma in terra spoletina è di quelle che qualche grattacapo lo possono dare.

CLASSIFICA dopo 24/26 giornate: Angelana* 61, Cannara 50, Pontevecchio, Foligno 49, Campitello 40, V.A. Sansepolcro 38, Castel del Piano 33, Don Bosco 32, Castello 30, Ducato 27, Santa Sabina 26, San Sisto 23, Olympia Thyrus 11, Nestor 10.

* campione regionale con tre giornate d’anticipo

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