Eccellenza: Capitini all’ultimo tuffo, l’Angelana mette la freccia sull’Ellera
ANGELANA – ELLERA 2-1
ANGELANA (4-3-3): Mazzoni; Cristofani (11’ st Ragusa), Lucarino, Piccinelli, Galassi (1’ st Barbacci); Bartolini, Ubaldi, De Santis; Confessore (18’ st Capitini), Passeri (40’ st Scopetti), Fondi (9’ st Catani). A disp.: Lenzi, Cirocchi, Burini, Cammerieri All.: Buttò.
ELLERA (4-4-2): Rossi; Antonini (28’ st Mariani), Fiorucci, Mogini, Proietti; Bura (34’ st Ricciarelli), Turriziani (22’ st Rosati), Giorgioni (46’ st Tranchitella), Fiorindi; Pero Nullo, Polidori. A disp.: Segoloni, Cherubini, Lancetti, Sousa. All.: Martinelli.
ARBITRO: D’Ambrosio di Collegno.
Guardalinee: Polidori e Spena.
MARCATORI: 15’ pt Fondi (A), 25’ st Polidori rig. (E), 45’ st Capitini (A).
NOTE: Ammoniti: Mogini (E), Lucarino (A), Bartolini (A), Giorgini (E), Polidori (E).
SANTA MARIA DEGLI ANGELI – Volevate una salvezza comoda, facile e senza palpitazioni? Avete sbagliato programma, o semplicemente vi siete fatti un’idea completamente fuori da ogni logica. Perché per raggiungere certi obiettivi ci vogliono anche vittorie “sporche”, che magari non avresti meritato nella forma ma che di fatto prendi nella sostanza, che nel calcio fino a prova contraria è quella che conta. L’Ellera maledice i legni delle porte del “Migaghelli”, l’Angelana si prende una vittoria che vale tanto oro quanto pesa, perché consente ai giallorossi di tenersi in vita e di mirare ancora con convinzione e cognizione di causa quella salvezza diretta distante oggi due punti o poco più. Certo i risultati degli altri campi non sempre possono rivelarsi benevoli, ma i ragazzi di Buttò sanno di essere oggi più che mai padroni del loro destino. Non dovranno dipendere da nessuno se riusciranno a raccogliere il massimo dei punti disponibili (leggi 9), ma probabilmente ne basteranno un paio di meno, o forse anche tre, per staccare il pass e coronare un inseguimento che vede un’intera piazza spingere i propri beniamini verso l’impresa. Col “Migaghelli” tornato a riempirsi e a colorarsi come ai bei tempi, anche perché c’era da omaggiare una cinquantina di ragazzi che il loro lo hanno già fatto (gli Allievi Sperimentali e i Giovanissimi A1) conquistando i rispettivi campionati. Lo “scudetto” della prima squadra fa rima con salvezza e il 2-1 sull’Ellera in un modo o nell’altro avvicina tutti all’obiettivo. Buttò in avvio riparte dagli undici che hanno sbancato Castel del Piano, col solo Cristofani a rimpiazzare l’indisponibile Muzhani. Partenza soft (il caldo fa paura) ma al primo affondo ci pensa Fondi a sbloccare l’empasse con un destro che pare destinato a finire sul fondo e che invece s’insacca a fil di palo dopo una sgroppata di una trentina di metri. Sembra di rivedere il copione ammirato sette giorni prima e le sensazioni sono decisamente ottime. L’Ellera però ha lo stesso bisogno di fare risultato e comincia ad alzare i giri del motore: Pero Nullo in Eccellenza è un lusso per pochi e lo dimostra ogni volta che tocca la palla, lanciandosi in un duello tra fuoriclasse con De Santis. Il più temibile però è Mogini che al 40’ raccoglie al limite un pallone vagante e lo scaglia forte verso la porta, facendo tremare la traversa. L’Angelana chiude la prima frazione un po’ in affanno e allo stesso modo comincia la ripresa, con gli ospiti a insistere alla ricerca del pari. L’Ellera viaggia a ondate: Pero Nullo, su punizione, coglie il palo alla destra di Mazzoni, e sul proseguo dell’azione la conclusione di Fiorindi viene deviata dal portiere giallorosso di nuovo sul palo. Poi la spinta ospive porta Polidori a fallire una comoda occasione da un metro. È un monologo della formazione di Martinelli, con i padroni di casa che faticano a risalire il campo. Ma la dea bendata è amica anche quando Piccinelli, col tacco, devia sulla traversa un traversone di Mariani. Passata l’ondata, con l’Ellera che comincia ad accusare la fatica, Buttò ha già effettuato quattro sostituzioni ma viene “punito” suo malgrado al 25’ da un intervento di Ragusa (buona però la sua prova) ai danni di Pero Nullo che il direttore di gara trasforma in un rigore (da capire se il fallo avviene dentro o fuori area): l’ex Polidori non fa sconti, ma il gol subito ricarica l’Angelana che torna a fare gioco e si mantiene alla larga dai pericoli. La voglia di provare comunque a vincere prevale su tutto il resto, inclusa la stanchezza che affiora in maniera evidente. Alla fine è più una lotta di nervi che di gambe, e allo scadere un improvvido corner “regalato” da Mogini diventa il grimaldello per riprendersi i tre punti: dalla bandierina scodella De Santis, Bartolini spizza quel tanto che basta per consentire a Capitini di sferrare la zampata decisiva e battere Rossi. Il “Migaghelli” esplode, l’Angelana vede di nuovo la luce in fondo al tunnel. E da adesso in poi è vietato voltarsi.
POST PARTITA Condensare in pochi minuti tutte le emozioni provate è difficile anche per un tipo glaciale come Giorgio Buttò. “Volevamo vincere e ci siamo riusciti, anche se la buona sorte c’ha dato una grossa mano”, commenta a fine gara. “L’Ellera è una signora squadra, sapevamo che sarebbe stata dura, ma abbiamo trovato la zampata di un “leone ferito” che ha dimostrato di avere tanto spirito, animo e grinta da vendere. La strada è lunga, i risultati degli altri campi non ci aiutano, ma bisogna continuare a battere questa strada. La fatica si fa sentire, ma questi ragazzi sanno di avere grandi risorse. E se vinci partite così i segnali sono davvero eloquenti”. Pensiero condiviso dal direttore generale Simone Tarpanelli che rafforza il concetto: “Certe vittorie non avvengono a caso, anche se stavolta la fortuna c’ha ricompensato di qualche punto che c’aveva tolto lungo il cammino. Bravi i ragazzi a crederci, bravo Buttò a far funzionare questa macchina che da più di un mese viaggia spedita e convinta dei propri mezzi. L’Angelana non può pensare di retrocedere: siamo un modello in questa regione, abbiamo un settore giovanile che raccoglie risultati e fa crescere tanti ragazzi, mantenere l’Eccellenza è un dovere. E sono convinto che la squadra riuscirà nell’intento, e lo ha dimostrato con la grinta e il carattere messi anche in questi 90’ fondamentali”. L’eroe di giornata è Lorenzo Capitini: “Ho visto quella palla stazionare a pochi passi da me dopo la spizzata di Bartolini, mi ci sono fiondata ed è andata dentro. È un gol pesante, ma bisogna restare umili e continuare a lavorare giorno per giorno, perché la festa sarà tale solo a salvezza raggiunta”. E in vista della trasferta di Foligno è il capitano Matteo De Santis a suonare la carica: “Sarà durissima, ma ce l’andremo a giocare a viso aperto. Siamo felici di quanto abbiamo fatto, sapevamo che contro questo Ellera sarebbe stata dura spuntarla, ma il modo col quale è maturata la vittoria ci ripaga di tutti gli sforzi e i sacrifici fatti in queste settimane”.
TOP PLAYER Entra, segna, esulta: Lorenzo Capitini ha un talento talmente sconfinato che in un modo o nell’altro finisce sempre nell’occhio del ciclone, ma stavolta entra dalla parte della storia dal lato desiderato. Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto e imprime una firma pesantissima sulla costruzione della casa salvezza giallorossa.
PROSSIMO IMPEGNO Il Foligno è a un passo dalla conquista della Serie D: gli serve battere l’Angelana domenica prossima o ricalcare fedelmente lo stesso risultato del Lama, che se non dovesse vincere in casa contro il Massa Martana consegnerebbe comunque la vittoria del torneo ai falchetti. Sulla carta è durissima, nella sostanza però potrebbe rivelarsi molto più favorevole di quanto si possa pensare…
CLASSIFICA dopo 27/30 giornate: Foligno 58, Lama 50, San Sisto, V.A. Sansepolcro 47, Narnese 37, Orvietana, Ducato, Spoleto 36, Assisi Subasio, Castel del Piano 33, Pontevalleceppi 32, Angelana 30, Ellera, Massa Martana 28, Pontevecchio 27, Pievese 17.