Eccellenza: alla Pieve è una corrida, Passeri infila il pari a tempo scaduto

PIEVESE – ANGELANA 1-1

PIEVESE (4-3-1-2): De Vincenzi; Guidantoni, Parretti, Polpetta, Fratini (27’ st Moretti); Morganti, Vitali, Saravalle; Cacciamano (49’ st Dongarrà); Graziani (32’ st Metolli), Poggioni. A disp.: Villani, Bonomini, Porcu, Pastonchi. All.: Gallastroni.

ANGELANA (4-4-1-1): Mazzoni; Muzhani (34’ st Confessore), Burini (26’ st Fondi), Lucarino, Piccinelli; Catani, De Santis, Bartolini, Capitini (9 st Ragusa); Ubaldi (26’ st Barbacci); Passeri. A disp.: Lenzi, Scopetti, Bastianini, Cammerieri. All.: Buttò.

ARBITRO: Cirio di Savona.

Guardalinee: Krriku e Stocchi.

MARCATORI: 36’ pt Burini aut. (A), 51’ st Passeri rig. (A).

NOTE: Ammoniti: Fratini (P), Muzhani (A), Piccinelli (A).

CITTÀ DELLA PIEVE – A parole è tutto facile, nella forma (così come nella sostanza) è tutto tremendamente più complesso. Ma l’Angelana dimostra di aver capito cosa serve per riprendere i fili del discorso. La zona salvezza è una palude infinita e inesplorata come dimostra la trasferta in casa della Pievese, che a leggere la classifica pare essere già spacciata ma che proprio contro i giallorossi tira fuori la gara dell’anno, provando a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Alla fine è solo la caparbietà e la voglia di non darsi mai per vinta della compagine di Buttò a fare la differenza, con Passeri che a tempo abbondantemente scaduto firma il pari su rigore legittimando una prova che certamente avrebbe meritato miglior sorte, al netto delle tante opportunità da rete create. Un super De Vincenzi ha tenuto a galla i padroni di casa finché ha potuto, per quanto l’Angelana s’era complicata e non poco la vita regalando un gol evitabile al primo tiro subito. Alla fine, insomma, è un punto che vale, benché molte delle rivali hanno sfruttato la domenica favorevole per prendere il largo. Decideranno tutto gli scontri diretti da giocare al “Migaghelli”, a partire da quelli con Ducato ed Ellera dove la posta peserà enormemente. Al “Baglioni” il vero problema è stato quello di provare a fare gioco: un campo ridotto ai minimi termini (poca erba, tanta terra o sabbia che dir si voglia), la necessità della Pievese di fare bottino pieno per tenersi in vita, la pressione tutta spalmata sulle spalle dei giallorossi. Che ripartono dallo stesso undici vittorioso sul Sansepolcro, con Catani e Capitini un pelo più accorti e Ubaldi a supporto di Passeri. Il più in palla, manco a dirlo, è De Santis che prima impegna De Vincenzi con un fendente che prende forza col vento (un rimbalzo per poco non beffa il millennial locale) e poi tenta di uccellarlo con un pallonetto che resta solo nelle intenzioni. La gara è spigolosa, la sfera rimbalza come una pallina matta, tra le linee Cacciamano qualche grattacapo lo crea ed è lui a creare i presupposti per una botta di Graziani che sfila a lato. Quel che accade al 36’ però è difficile da interpretare: Parretti rilancia dalle retrovie, Catani sbuccia la palla col mancino “lanciando” Cacciamano e mettendo fuori causa Lucarino. La botta del fantasista biancoceleste è destinata a finire fuori, ma la palla passa in mezzo alle gambe di Burini che quasi senza accorgersene la devia a fil di palo, firmando una sfortunata autorete. Una mazzata per l’Angelana che prima del riposo sfiora il pari con Catani, che di testa spreca l’invito dalla destra di Capitini. Nella ripresa Buttò comincia ad aumentare l’arsenale offensivo: getta nella mischia tutte le cartucce a disposizione e prova a spingere a testa bassa, con Mazzoni impegnato solo su una punizione di Polpetta. De Santis esalta i riflessi di De Vincenzi che vola a togliere dall’incrocio la sventola da 25 metri, ripetendosi poco dopo sul mancino di Fondi che fa gridare al gol. La partita è nervosa e spezzettata, la Pievese vede il traguardo ma al 49’ su un rilancio di Mazzoni la palla arriva nei pressi di Confessore, che riceve una lieve spinta da Guidantoni, sufficiente per convincere il direttore di gara a decretare il rigore. Veementi le proteste dei locali, ma non tali da distrarre Passeri che indovina l’angolo sul quale De Vincenzi non può arrivare. Il “Baglioni” sbotta, l’Angelana si tiene stretta il punto e guarda avanti.

POST PARTITA Il pericolo scampato trova l’apprezzamento di Giorgio Buttò che ammette le difficoltà ed esalta la voglia di non mollare dei suoi ragazzi: “Che sarebbe stata dura lo sapevamo perché la Pievese si giocava l’ultima chance per rientrare in gioco per la salvezza. Loro hanno giocato con determinazione e grande carica agonistica, noi siamo saliti di tono col passare dei minuti pur non trovandoci molto a nostro agio per via delle condizioni del campo, tali da non esaltare le nostre caratteristiche. Però non abbiamo mollato, costruendo almeno 3 palle gol sulle quali De Vincenzi è stato straordinario. Alla fine è arrivato questo rigore un po’ discusso, ma credo che sia stato un po’ ingenuo il difensore della Pievese (Guidantoni) nell’allargare un po’ eccessivamente il braccio. Capisco la rabbia dei tifosi locali, sarei stato arrabbiato anch’io a parti invertite, ma credo che il pari sia meritato ed è importante perché ci dà continuità e ci consente di proseguire nel nostro percorso”.

TOP PLAYER Detto dell’ennesima prova a fari accesi di De Santis, cui solo un super De Vincenzi ha negato la gioia del gol, merita un plauso Filippo Passeri e in generale la freddezza dimostrata quando ha dovuto attendere pazientemente di calciare il rigore, con la palla pesante come un macigno.

PROSSIMO IMPEGNO Domenica prossima al “Migaghelli” arriva la Ducato in quello che assume i connotati di un play-out anticipato: con una vittoria l’Angelana accorcerebbe sensibilmente la distanza dalla salvezza diretta, e tutti nell’ambiente hanno voglia di sfruttare l’occasione”.

CLASSIFICA dopo 24/30 giornate: Foligno 54, Lama 46, San Sisto, V.A. Sansepolcro 42, Spoleto 36, Castel del Piano, Narnese 32, Orvietana 31, Assisi Subasio, Ducato 29, Pontevalleceppi 28, Massa Martana 27, Angelana, Ellera 24, Pontevecchio 21, Pievese 14.

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