Buttò raccoglie la sfida: “Lavoriamo sull’aspetto mentale”. Santarelli spiega la scelta della dirigenza
La chiamata che non t’aspetti, il grido d’aiuto di una società che di colpo s’è scoperta fragile, chiamata a correre ai ripari per evitare di ritrovarsi con l’acqua alla gola quando si dovranno decidere le sorti di un’intera annata. Quella che sin qui non ha sorriso all’Angelana, quella che la dirigenza giallorossa spera di riacciuffare per i capelli affidando la panchina a Giorgio Buttò, responsabile tecnico del settore giovanile, promosso per sostituire Carlo Valentini, al quale è risultata fatale la battuta d’arresto interna con il Massa Martana di domenica scorsa. “L’intento della dirigenza – spiega il vice presidente Leonardo Santarelli – era di non arrivare a prendere questa decisione, poiché già negli anni scorsi le annate erano state contraddistinte da cambi in corsa che, per quanto hanno poi effettivamente dato gli esiti sperati, hanno però contribuito a far sorgere in tutti noi dirigenti alcune domande relativamente alla gestione della prima squadra. Purtroppo abbiamo dovuto procedere con l’ennesimo esonero e la cosa ci rattrista, perché sappiamo quanto impegno, quanta tenacia e quanta passione Carlo Valentini abbia messo in questi mesi di lavoro a Santa Maria. È una sconfitta per tutti, ma abbiamo ritenuto necessario dare una scossa perché non vedevamo segnali da parte della squadra. A Valentini va il nostro grazie per quanto fatto in questi primi 6 mesi abbondanti di stagione, ora proviamo a voltare pagina”. Santarelli spiega la ragione che ha portato a scegliere Buttò: “Abbiamo la massima stima di Giorgio, lo conosciamo per le sue qualità a livello tecnico che abbiamo già potuto sperimentare nel percorso del settore giovanile. Abbiamo scelto Buttò perché è certamente il tecnico che ha avuto modo di seguire maggiormente da vicino le sorti della prima squadra in questi mesi, avendo assistito a quasi tutte le partite dal vivo. È un uomo della società, conosce l’ambiente e saprà cogliere gli aspetti utili a migliorare il rendimento del gruppo”. Dal vice presidente arriva però anche un messaggio alla squadra: “La dirigenza ha preso una decisione delicata, ma ha dimostrato di avere coraggio e gli attributi per cambiare in corsa. Ecco, ora ci aspettiamo tutti che quel coraggio e quegli attributi in campo li mostrino anche i giocatori: sinora qualcosa da parte loro è mancato, altrimenti non saremmo arrivati a questo punto. Siamo convinti che ci siano tutti i mezzi per tirarsi fuori da una posizione di classifica che non compete all’Angelana, né per blasone, né per gli sforzi fatti”.
SFIDA INTRIGANTE Una chiacchierata con la squadra, cui ha fatto seguito quella che ha visto come interlocutore il direttore generale Simone Tarpanelli e i suoi più stretti collaboratori: è cominciata così l’avventura di Giorgio Buttò sulla panchina giallorossa. “Ringrazio la società per l’opportunità che mi è stata data, che rappresenta per me un motivo di orgoglio, ma anche una grossa responsabilità. Chiedo a tutto l’ambiente di stringersi accanto alla squadra perché mai come in questo momento c’è bisogno di unire le forze. Mi spiace per Valentini: con lui ho sempre avuto un buon dialogo, ci siamo confrontati spesso durante la settimana scambiandoci idee e pensieri, e debbo ammettere che il più delle volte eravamo sulla stessa linea. È una sfida difficile, ma non sono il tipo che si tira indietro e per questo ho grande voglia di aiutare l’Angelana a risalire posizione e puntare alla salvezza”. Su un paio di aspetti Buttò ha già capito di dover lavorare con grande assiduità: “L’atteggiamento da novembre a questa parte non sempre è stato all’altezza, come dimostrano le 10 gare senza vittorie. Ma credo che il vero limite in questa fase sia rappresentato dall’aspetto mentale, perché i giocatori hanno il morale basso e necessitano della classica scintilla per ripartire di slancio”. Il primo impegno, che peraltro precede la sosta del torneo, è di quelli belli tosti: “Ma arrivati a questo punto fa poca differenza giocare a Lama o a Foligno, perché in fondo affronteremo sempre formazioni che ci precedono in classifica. Quello che vorrò vedere è uno spirito più battagliero e garibaldino, perché serve un’iniezione di fiducia forte per superare le avversità”. Il bilancio della prima seduta è certamente positivo: “Ho visto molta disponibilità e una grande carica da parte di tutta la squadra. Di sicuro ho potuto constatare quanto sia forte la voglia di reagire al momento delicato che il gruppo sta attraversando. Ripeto, faccio appello all’unità di tutto l’ambiente, perché ora è davvero troppo importante remare tutti nella stessa direzione”.
Il SERVIZIO con le interviste a Buttò e Santarelli, a cura dell’Ufficio Stampa ASD Angelana 1930