Un test alla Vis Pesaro per sei ragazzi del settore giovanile giallorosso

Parlare di calcio giocato, di questi tempi, di per sé è già una cosa fuori dal comune. Raccontare allora di 6 ragazzi chiamati a prendere parte a un test con una società professionistica (quello che una volta veniva ribattezzato “provino”), forse lo è ancora di più. Eppure dalle parti di Santa Maria degli Angeli sanno che il lavoro alla lunga paga, anche in tempi di crisi pandemica. Così, mentre sono trascorsi ormai quasi tre mesi dall’ultimo allenamento di squadra, 6 tesserati giallorossi delle classi 2003 e 2004 hanno avuto l’opportunità di vivere una giornata in un quartier generale di un club di terza serie, riuscendo a superare anche a livello psicologico le difficoltà di un momento tanto complesso, quanto delicato. Ad aprire i cancelli del proprio centro sportivo è stata la Vis Pesaro, storica società marchigiana, attualmente impegnata nel campionato di Serie C e decisa a portare avanti un progetto calcistico di primissimo ordine, con la costruzione nei prossimi anni di una nuova struttura che ospiterà prima squadra e settore giovanile (le autorizzazioni comunali sono già arrivate e a breve partiranno i lavori), facendo sentire soprattutto i più giovani a loro agio con strutture all’avanguardia tra foresteria, scuola e quant’altro. Un’opportunità unica per un giovane con la passione per il calcio, che per 6 ragazzi angelani si è aperta anche in un momento così particolare.

ESPERIENZA UNICA A convocarli a Pesaro, sabato 16 gennaio, è stato soprattutto Alessandro Sandreani. L’ex tecnico dell’Angelana è infatti l’attuale allenatore della Primavera della Vis Pesaro (Under 19), ma ha un ricordo nitido di alcuni ragazzi che nella passata stagione ha potuto allenare di tanto in tanto, prima dello stop per Covid. Così per Leonardo Barili, Valerio Del Prete, Danilo Sallaku, Andrea Sforna, Francesco Vercillo e Andrea Vitaloni si è presentata una chance troppo ghiotta per non essere sfruttata. Pur senza allenamenti nelle gambe, i 6 ragazzi giallorossi hanno dato fondo a tutte le loro energie nel test in famiglia che ha visto all’opera anche alcuni ragazzi dell’Under 17, guidata da Vincenzo Varriale. Accompagnati dal responsabile tecnico Giorgio Buttò, seguendo tutte le direttive Covid previste dai protocolli, i giocatori angelani hanno risposto presente sul campo, cercando di adattarsi a un contesto nuovo e soprattutto a una condizione atletica che per ovvi motivi non poteva essere ottimale. “Tutti e 6 i ragazzi sono stati bravissimi, perché in queste condizioni era davvero difficile esprimere le proprie qualità”, spiega Buttò. “Hanno giocato con elementi che in questi mesi non si sono mai fermati, dato che la Vis Pesaro ha proseguito gli allenamenti, essendo il proprio campionato di appartenenza di rilevanza nazionale. Eppure hanno retto il confronto, palesando certamente un ritardo di condizione, ma senza mai mollare la presa. Hanno ricevuto i complimenti dello staff tecnico della Vis Pesaro, inclusi quelli del direttore sportivo del settore giovanile Sandro Cangini che ha osservato con attenzione il test”. Una vetrina unica nel suo genere, specie in tempi così difficili. “I ragazzi avevano una voglia matta di giocare, anche perché non avevano mai trascorso così tanto tempo lontano dai campi di gioco. Non erano al meglio, ma per loro questa è stata un’occasione unica per riconciliarsi con una parte di sé. Mi spiace che solo 6 di loro abbiano avuto questa opportunità, perché la meriterebbe ogni loro compagno”. Buttò ci ha tenuto a ringraziare mister Sandreani e il suo fido preparatore Enea Corsi per aver fortemente voluto organizzare questo test. “La richiesta è partita dalla Vis Pesaro, e la cosa ci ha fatto enormemente piacere. I rapporti con Sandreani sono rimasti ottimi durante tutto questo periodo e le sue parole di apprezzamento non sono passate inosservate. Non è escluso che a breve si possa organizzare un altro test, perché le impressioni ricevute sono state davvero positive su tutta la linea. La società è stata sempre informata e ha appoggiato l’iniziativa. Per noi questo rappresenta anche un segnale forte di ripartenza: non vediamo l’ora di poter tornare a giocare, ci auguriamo che possa accadere presto”.

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