Under 17 A1: a Gubbio un tramonto amaro, Pagliuca illude ma la rimonta non arriva

ATLETICO GUBBIO – ANGELANA 3-1
ATLETICO GUBBIO: Radicchi, Marinetti, Capannelli (21’ st Gatti), Fiorucci (46’ st Gavirati), Ragnacci, Lilli, Marchi, Nuti, Berettini (7’ st Soumahoro), Bedini (17’ st Cardellini), Picchi (43’ st Battistelli). A disp.: Ianni, Casagrande. All.: Pugnitopo.
ANGELANA: Fantini, Tartaro, Rossi Al., Gaspardis, Dusi, Pagliuca (7’ st Caputo), Pizzuti, Lorusso, Lo Gelfo, Mancini (29’ st Rinaldi), Galardini. A disp.: Branchinelli, Cuocolo, Rossi An. All.: Cannoni.
ARBITRO: Marino di Gubbio.
MARCATORI: 11’ e 26’ pt Picchi (AG), 38’ pt Pagliuca (An), 47’ st Soumahoro (AG).

GUBBIO – È una caduta brutta e imprevista quella dell’Under 17 di Cannoni, che nel recupero di Gubbio paga dazio al cospetto di un Atletico che si mostra decisamente più scaltro e affamato, bravo a volgere a proprio favore gli episodi chiave del match e soprattutto capace di tenere i nervi saldi dall’inizio alla fine. Il piano partita preparato da Sauro Pugnitopo (oltre 300 presenze nei professionisti) funziona alla perfezione: l’Angelana aveva tutto da perdere, e puntualmente è finita nella trappola che gli eugubini gli avevano preparato. Cannoni può recriminare per le assenze di giornata (Roscini era con la squadra, impossibilitato ad andare in lista), ma è difficile dare una spiegazione alla prestazione globale offerta dalla squadra: spenta, prevedibile, spesso imprecisa anche nei passaggi più elementari, la compagine giallorossa è sembrata anni luce distante da quella che con caparbietà, grinta e cattiveria s’era fatta grande al cospetto del Campitello capolista. E nonostante l’Atletico avesse un giorno in meno di riposo e una rosa falcidiata dal Covid, in campo è sembrato decisamente trovarsi molto più a suo agio. Paradossalmente le cose migliori l’Angelana l’ha mostrate nei primi 10’, quando per ben tre volte ha chiamato il portiere locale Radicchi alla risposta, sempre abbastanza incerta, ma senza che nessun giocatore ospite ne approfittasse sulla seconda palla (di Lo Gelfo, Mancini e Pagliuca i tentativi non sfruttati). Così, una gara che pareva in netto controllo degli angelani, di colpo all’11’ cambia padrone: Rossi appoggia un retropassaggio per Fantini che s’attarda nel rinvio, senza avvedersi dell’arrivo di due avversari (forse ingannato dal sole) e finendo per consegnare a Picchi un comodo pallone da buttare in fondo al sacco. Uno schiaffo in pieno regola per un’Angelana che fatica a reagire, e che anzi al 26’ va nuovamente sotto, sempre per mano di Picchi, che approfitta di una dormita difensiva collettiva fiondandosi su un pallone proveniente da destra. Le gambe dei giallorossi girano lente, le idee ci sarebbero, ma non trovano il modo di essere messe in pratica. È una squadra spenta che si affida testardamente a buttare su palla per Lo Gelfo, sperando che crei qualcosa (ma l’ottima retroguardia eugubina, con Ragnacci e Lilli a mo’ di mastini, non gli lascia un metro). Dopo la mezzora l’Atletico va addirittura a un passo dal tris, con Fantini due volte reattivo sulle conclusioni di Picchi e Fiorucci. Poi al 37’ Lorusso ha una fiammata, si fa 50 metri palla al piede e guadagna un corner che Pagliuca, con una traiettoria a rientrare, spedisce all’incrocio dei pali. La partita è riaperta e prima del riposo sono veementi le proteste angelane per un contatto falloso in area ai danni dello stesso Pagliuca (che resta a terra dolorante), sfuggito solo all’occhio del direttore di gara. Ci sarebbe tutta la ripresa per provare a rimontare o anche a mettere la freccia, ma i giallorossi faticano a trovare ritmo, prestando il fianco alle ripartenze eugubine. Tanti errori in disimpegno certificano la giornata no di una squadra che in tutti i secondi 45’ non arriva praticamente mai a concludere a rete, creando una sola palla gol con Pizzuti che sfonda a destra e mette a rimorchio per Galardini, che cicca la sfera. L’Atletico in contropiede trova due volte la strada sbarrata da Fantini e dal solito Rossi (l’ultimo a mollare), poi al 47’ il neo entrato Soumahoro mette il turbo e completa la festa. Caputo al 49’ impegna Radicchi, ma è troppo tardi per pensare di riaprire i giochi: finisce 3-1 ed è un brusco (ma inevitabile) ritorno sulla terra.

COMMENTI Chiaramente rammaricato Luca Cannoni, consapevole che stavolta ai suoi ragazzi è mancato qualcosa per riuscire a capovolgere l’inerzia di una gara che prometteva tutt’altro copione. “Sicuramente la stanchezza ha inciso, e anche le non perfette condizioni di gran parte dei nostri giocatori, ma questo non deve diventare un alibi. Dispiace perché siamo stati sempre a rincorrere, e così facendo abbiamo speso tantissime energie. Ma alla squadra ho avuto poco da dire a fine partita, perché ho visto quanto tutti i ragazzi si siano spesi per cercare di rimediare ai propri errori. L’unico rimpianto è legato a quel rigore non fischiato sul finire del primo tempo, perché sul 2-2 sarebbe stata tutta un’altra partita. Usciamo battuti, ma consapevoli di aver giocato questa gara nel momento meno indicato. Ora però bisogna recuperare in fretta le forze perché domenica a Terni ci attendere un’altra battaglia”.

PROSSIMO IMPEGNO Altra trasferta insidiosa nel fine settimana, con i giallorossi chiamati a vendere cara la pelle in casa dell’Accademia Terni, che già all’andata seppe strappare un punto al “Migaghelli”.

CLASSIFICA dopo 16/30 giornate: Campitello 35, Orvietana 34, Cannara 30, Castel del Piano 29, San Sisto 29, Terni Est 28, Angelana* 27, Atletico Gubbio 26, Accademia Terni 22, Bastia 22, V.A. Sansepolcro* 19, Castiglione del Lago* 19, Narnese* 18, Foligno* 10, Pontevecchio 9, Olympia Thyrus 0.
*una gara in meno

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