Eccellenza: Angelana guastafeste, Passeri rovina i piani del Foligno

FOLIGNO – ANGELANA 1-1

FOLIGNO (4-3-3): Meniconi; Ramilli, Ciccioli, Petterini, Pettinelli; Fondi F., Gorini, Giabbecucci; Ginaj (25’ st Ventanni), Francioni (44’ st Zanchi), Peluso. A disp.: Manni, Baldoni, Salvucci, Materazzi, Toma, Tempesta, Giannò. All.: Armillei.

ANGELANA (4-3-3): Mazzoni; Muzhani, Lucarino, Piccinelli, Galassi (22’ st Barbacci); Bartolini (30’ st Cristofani), Ubaldi, De Santis; Capitini (17’ st Bastianini), Passeri, Fondi G. (30’ st Catani). A disp.: Lenzi, Scopetti, Cirocchi, Burini, Ragusa. All.: Buttò.

ARBITRO: Pragliola di Avellino.

Guardalinee: Santarelli e Piomboni.

MARCATORI: 20’ st Francioni (F), 49’ st Passeri rig. (A).

NOTE: Ammoniti: Piccinelli (A), Gorini (F), Petterini (F).

FOLIGNO – I cancelli pressati dai tifosi, impazienti di entrare in campo. Lo spumante tolto dal frigo bar portato negli spogliatoi, giusto per farli ambientare prima di far saltare il tappo. I cori di uno stadio intero che aspettava questo giorno da anni, come se fosse tutto ormai scritto. Insomma, scene da un trionfo che di colpo vengono spazzate via, tra l’incredulità generale, da un rigore concesso al minuto 49 della ripresa, e trasformato con freddezza da bomber Passeri che da qualche tempo a questa parte ha ritrovato la giusta confidenza con gli undici metri. Così le speranze del Foligno rimangono tali, e l’Angelana dal “Blasone” porta via un punto che potrebbe rivelarsi determinante ai fini della volata salvezza. Perché se prima c’erano dubbi, adesso è una certezza: battendo Orvietana e Narnese nelle restanti due gare (25 aprile al “Migaghelli” con i rupestri, 28 aprile al “San Girolamo” con i rossoblù) i ragazzi di Buttò non dovranno fare alcun calcolo, perché sapranno già di essere matematicamente fuori dal discorso play-out, qualunque dovesse essere la compagnia di quota 37. Pensarlo solo tre giornate fa, dopo la battuta d’arresto con la Ducato, pareva impossibile. E invece adesso l’Angelana ha deciso di far quadrare i conti, per di più andando a imporre il pari alla capolista e dominatrice del torneo nel giorno in cui tutta una città bramava dalla voglia di far festa. E per 93’ abbondanti il proposito è stato esaudito grazie alla stoccata sottomisura di Emanuele Francioni, uno che a Santa Maria ricordano per la sua fugace esperienza in maglia giallorossa (6 mesi da dicembre 2010 a maggio 2011) ma che nell’occasione, come giusto che fosse, ha pensato solo a regalare l’ennesima gioia al pubblico folignate. L’Angelana ha faticato e non poco nel primo tempo, sorretta una volta di più da un superbo Elia Mazzoni (folignate doc: i casi della vita…) che a suon di interventi a tenuto in piedi i compagni. I padroni di casa, galvanizzati anche dall’ambiente bello carico e dalla cornice delle grandi occasioni, per 45’ ha premuto forte sull’acceleratore: subito Francioni di testa (a lato di un soffio), quindi Ginaj in fuga sulla destra e a sua volta impreciso (di poco) nella conclusione. Poi due interventi di Mazzoni, il primo a chiudere su Francioni sul fronte destro, il secondo sulla botta su calcio piazzato di Gorini, con Petterini che nel finale ha calciato fuori dal limite. E quando nella ripresa il portiere giallorosso una mezza papera la compie sulla conclusione dalla distanza di Gorini, Francioni è lesto a ribadire in rete ma viene fermato dall’assistente che lo pizzica al di là dell’ultimo difensore (le immagini confermeranno la tesi). L’Angelana, sin lì sorniona ma ordinata, al 19’ della ripresa ha la palla gol più clamorosa per sbloccare la parità: Passeri si ritrova lanciato a tu per tu con Meniconi, ma incalzato da un difensore forza la conclusione che termina appena fuori dallo specchio. C’è da mordersi i gomiti e c’è da strapparsi persino i capelli un minuto dopo, quando Peluso da sinistra imbuca per Francioni che anticipa Lucarino sul primo palo e infila l’incolpevole Mazzoni. Buttò è costretto a correre ai ripari: squadra a trazione anteriore, con qualche rischio da mettere in conto. Peluso ha la palla per chiudere i giochi, ma Mazzoni in uscita è super. Nel finale così l’Angelana tenta l’impossibile: il portiere sale a dar man forte ai compagni e al 90’ c’è una mano galeotta che spunta e devia la sfera sugli sviluppi di un mischione vecchia maniera sul quale però Pragliola decide di sorvolare. Due minuti dopo, quando arriva un’altro campanile in area folignate, la palla sbatte sul braccio e sulla coscia di Ciccioli e stavolta l’arbitro decide di “compensare” il tutto e assegnare il rigore: le proteste della capolista sono veementi ma non distolgono Passeri che dal dischetto fa 1-1, rovinando la festa del Foligno che dovrà attendere altri 18 giorni per brindare al ritorno in D. Ma la rabbia di Armillei fa rima con la soddisfazione di Buttò che adesso può davvero giocarsi la salvezza diretta senza dover tener più conto di nessun calcolo.

POST PARTITA Per una squadra abituata a subire gol nei minuti finali, il pariù del “Blasone” rappresenta una piacevole novità. “Capisco la frustrazione di giocatori e ambiente folignate, ma il calcio è anche questo”, commenta a caldo Giorgio Buttò. “Ce la siamo giocata fino alla fine, benché fosse difficile non abbiamo mai arretrato di un centimetro. C’è stato da si offrire, quello è vero, ma l’occasione più grossa per passare l’abbiamo avuta noi e sul ribaltamento di fronte ci siamo addirittura ritrovati in svantaggio. Sono situazioni che potrebbero abbattere chiunque, invece i ragazzi hanno reagito e nel finale hanno trovato ricompensa. Sul rigore dato dico che ce ne era uno certamente più evidente un paio di minuti prima, sempre per un tocco di mano, sul quale non capisco come l’arbitro possa aver fatto finta di niente. Ad ogni modo sono episodi che si compensano: a Lama avevamo perso su un rigore inesistente, domenica scorsa all’Ellera ne è stato accordato uno per un fallo che era mezzo metro fuori dall’area. Pensiamo a noi stessi e alle ultime due gare che ci restano da affrontare: l’Orvietana non è salva e non ci regalerà nulla, ma noi sappiamo che vincendo ci garantiremmo una buona fetta di possibilità di arrivare alla salvezza diretta e questa è l’unica cosa che conta”. Anche Leonardo Santarelli fa i complimenti alla squadra: “C’è stato da soffrire, ma venire a Foligno nel giorno “programmato” per la festa e strappare un punto è davvero una grande dimostrazione di forza. Bravo Mazzoni a tenerci a galla, ma tutti hanno fatto il massimo. Sul rigore dico che se un arbitro a pochi secondi dalla fine di una partita decisiva per il campionato decide di darlo vuol dire che era sicuro che ci fosse. Qualche dubbio rivedendolo ce l’ho, ma altre volte non siamo stati troppo fortunati e allora mi tengo stretto il rigore e il punto riportato a casa”.

TOP PLAYER Quando conta superman è sempre pronto a prendere posto tra i pali: Elia Mazzoni per l’ennesima volta ha fatto la differenza, stregando e ipnotizzando gli avanti folignati con interventi di grande spessore. Capitola sulla stoccata sottomisura di Francioni e non può certo farsene una colpa. È decisivo anche nel finale quando sale negli ultimi disperati tentativi: sul primo si guadagna persino un rigore (e l’arbitro non vede…), sul secondo è comunque vicino a Ciccioli quando la palla gli finisce sul braccio. Decisivo in porta e… in area avversaria.

PROSSIMO IMPEGNO Arriva la sosta lunga per gli impegni delle rappresentative regionali al Torneo delle Regioni, ma giovedì 25 aprile si torna al “Migaghelli” con l’Orvietana in un match (a questo punto) decisivo per spiccare definitivamente il volo.

CLASSIFICA dopo 28/30 giornate: Foligno 59, Lama 53, V.A. Sansepolcro 48, San Sisto 47, Narnese 40, Orvietana, Ducato, Spoleto, Castel del Piano 36, Assisi Subasio 34, Pontevalleceppi 32, Massa Martana, Angelana, Ellera, 31, Pontevecchio 27, Pievese 20.

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